CTF - Ingegnere
Tecnico Forense
Salvatore Correale CTU logo

info@salvatorecorreale.it

Telefono: 039 9140777

Tariffe CTU: struttura attuale e come calcolare correttamente il compenso

Tariffe CTU: struttura attuale e come calcolare correttamente il compenso

Il sistema tariffario dei Consulenti Tecnici d’Ufficio (CTU) in Italia è regolamentato da normative che, seppur datate, costituiscono ancora il riferimento ufficiale per la determinazione dei compensi. Questo articolo offre una panoramica dettagliata sulla struttura delle tariffe attualmente in vigore e fornisce indicazioni pratiche per il calcolo corretto del compenso professionale.

Il quadro normativo di riferimento

Le tariffe per i CTU sono ancora oggi regolamentate dal Decreto Ministeriale del 30 maggio 2002, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2002 [ commercialisticagliari.it ]. Nonostante siano trascorsi oltre vent’anni dalla sua emanazione, questo decreto continua a rappresentare il punto di riferimento ufficiale per la determinazione degli onorari dei periti e dei consulenti tecnici nominati dall’autorità giudiziaria.

La normativa prevede tabelle dettagliate contenenti la misura degli onorari fissi e di quelli variabili, distinti per le diverse tipologie di operazioni e materie di competenza. La struttura tariffaria è articolata in scaglioni progressivi di valore, con percentuali che diminuiscono all’aumentare del valore dell’oggetto della perizia.

Struttura delle tariffe per materia

Il D.M. 30 maggio 2002 suddivide le tariffe in base alle diverse materie oggetto di perizia o consulenza. Tra le principali categorie troviamo:

Materia amministrativa, contabile e fiscale
In questo ambito, le tariffe sono strutturate secondo scaglioni progressivi di valore, con percentuali che variano dal 2,8106% al 5,6370% per i valori più bassi, fino allo 0,2353% allo 0,4705% per i valori più elevati, fino a un massimo di euro 516.456,90. È in ogni caso previsto un compenso minimo di euro 145,12.

Valutazione di aziende, patrimoni e diritti
Per le perizie relative alla valutazione di aziende, enti patrimoniali, situazioni aziendali, patrimoni, avviamento e diritti aziendali, la normativa prevede percentuali che partono dal 3,2843% al 6,5686% per i valori fino a euro 3.098,74, con riduzioni progressive per gli scaglioni superiori.

Opere di ingegneria civile
Nel caso di perizie relative a opere di ingegneria civile come costruzioni edilizie, ferrovie, strade, opere idrauliche e simili, le percentuali partono da valori più elevati: dal 6,5686% al 13,1531% per importi fino a euro 5.164,57, per poi ridursi progressivamente fino allo 0,0474% allo 0,0947% per i valori più alti.

Come calcolare correttamente il compenso

La determinazione del compenso del CTU richiede un’attenta analisi della natura dell’incarico e del valore dell’oggetto della perizia. Ecco una guida pratica per il calcolo corretto:

  • Identificare la categoria di appartenenza dell’incarico tra quelle previste dal D.M. 30 maggio 2002
  • Determinare il valore dell’oggetto della perizia o consulenza
  • Individuare lo scaglione di riferimento e la relativa percentuale applicabile
  • Calcolare l’onorario a percentuale applicando l’aliquota appropriata al valore dell’oggetto
  • Aggiungere eventuali onorari fissi previsti per specifiche operazioni
  • Considerare le spese documentate sostenute per l’espletamento dell’incarico

È importante ricordare che, come evidenziato anche da esperti del settore, la corretta determinazione della parcella del CTU risulta oggi essere un’operazione particolarmente complessa e delicata, sia a causa delle carenze dell’attuale impalcato normativo, sia per le molte prestazioni richieste dai giudici, non tutte espressamente elencate nelle tabelle [ epc.it ].

La nota provvisoria di parcella

Un aspetto cruciale per il CTU è la corretta redazione della nota provvisoria di parcella. Questa deve essere equilibrata e, soprattutto, conforme alla normativa di riferimento. Si consiglia di strutturare la nota in modo chiaro e dettagliato, specificando:

  • Tipologia di incarico e riferimento al procedimento
  • Valore dell’oggetto della perizia
  • Scaglioni applicati e relative percentuali
  • Calcolo dettagliato dell’onorario
  • Elenco delle spese sostenute con relativi giustificativi
  • Eventuali onorari fissi applicabili al caso specifico

Prospettive future: verso una riforma delle tariffe

Come evidenziato da recenti sviluppi, il sistema tariffario dei CTU è oggetto di un dibattito che potrebbe portare presto a una significativa riforma [ studiopcg.com ]. Le tariffe attuali, ferme dal 2002, sono considerate da molti inadeguate rispetto all’evoluzione economica e professionale degli ultimi due decenni.

La recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 16 del 10 febbraio 2025) ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della discriminante tariffaria prevista per le vacazioni successive alla prima [ lavoripubblici.it ], segnando un importante passo verso una revisione complessiva del sistema.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha definito questa sentenza “un segnale inconfutabile dell’urgenza di una revisione strutturale delle tariffe”, che valorizzi le competenze tecniche e rafforzi la qualità del sistema giudiziario.

Conclusioni

In attesa della riforma, i professionisti che operano come CTU devono continuare a fare riferimento al D.M. 30 maggio 2002 per la determinazione dei propri compensi. La conoscenza approfondita della struttura tariffaria e la capacità di calcolare correttamente il proprio compenso rappresentano competenze fondamentali per operare con professionalità e trasparenza nel sistema giudiziario.

È consigliabile, inoltre, mantenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi normativi e giurisprudenziali in materia, per essere pronti ad adeguare la propria pratica professionale alle eventuali modifiche del sistema tariffario che potrebbero intervenire nel prossimo futuro.

Salvatore Correale
info@salvatorecorreale.it
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.